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venerdì, febbraio 04, 2011

 

“NEL MIRINO” DELLA LEGA NORD LO SCRITTORE ATEO ENNIO MONTESI

La Lega Nord delle Marche manifesta contro Montesi in quanto “non cattolico” ed egli presenta esposto alla Procura della Repubblica per ipotesi di reato di discriminazione religiosa e razzismo.

Ancona – «Non esiste alcuna legge dello Stato Italiano che induca un partito politico ad obbligare una persona imponendogli di credere all’esistenza del pittoresco personaggio di fantasia denominato “Dio” oppure imponendogli di credere al personaggio di fantasia denominato “Gesù detto il Cristo”, oppure al personaggio di fantasia denominato “Pinocchio” oppure al personaggio di fantasia denominato “Uomo Ragno” oppure ai personaggi di fantasia “Biancaneve” e i “Sette Nani”.» Si legge nel documento dell’esposto che lo scrittore Ennio Montesi ha depositato il 2.2.2011 presso la Procura della Repubblica e la Prefettura di Ancona inoltrandolo per conoscenza anche al presidente Giorgio Napolitano, al ministro dell’Interno Roberto Maroni, a José Manuel Durão Barroso, presidente della Commissione Europea di Bruxelles, a Thorbjørn Jagland, segretario generale del Consiglio d’Europa dei Diritti dell’Uomo a Strasburgo e a Ban Ki-moon, segretario generale alle Nazioni Unite a New York. Il partito politico della Lega Nord, attraverso l’articolo giornalistico “La Lega Nord Marche vicina a mons. Menichelli, arcivescovo di Ancona. Sabato manifestazione a Fermo” ha annunciato che organizzerà una manifestazione pubblica per le strade della città di Fermo prevista per Sabato 5 Febbraio 2011, per manifestare contro Ennio Montesi, contro Dante Svarca, ex comandante dei vigili urbani di Ancona il quale Svarca avrebbe chiesto a Edoardo Menichelli, vescovo della arcidiocesi di Ancona e di Osimo di “astenersi dal presentare ai fedeli l’eucaristia come il miracolo della transustanziazione” inviando probabilmente alla Procura della Repubblica di Ancona una segnalazione di ipotesi di reato per abuso della credulità popolare. Verrebbe infine preso di mira dalla Lega Nord delle Marche anche il magistrato Luigi Tosti, ex giudice del Tribunale di Camerino il quale si è rifiutato, in pieno rispetto della legge e della Costituzione della Repubblica Italiana, di tenere udienze nelle aule di tribunale in cui era affisso il crocifisso. Tutti e tre sono “accusati” e messi al bando dalla Lega Nord poiché essere cittadini di filosofia atea, cioè “non cattolici” e “non credenti”. Sembrerebbe che seguiranno anche altre manifestazioni della Lega Nord contro i tre cittadini atei. Nel documento dell’esposto si legge: «Il mio ultimo libro si intitola “Racconti per non impazzire” ed è pubblicato da Mursia Editore. Annuncio che a breve sarà in libreria “Come fare a meno di Dio e vivere liberi. Saggi e interviste sulla libertà di pensiero” Coniglio Editore, nel quale libro sono pubblicate le mie risposte ad una lunga intervista fattami dall’autore, sul fatto di essere orgogliosamente ateo, sull’ateismo e sull’ateologia. Sul fatto che atei si nasce e che indottrinati di religione si diventa. Un libro questo che il sanguinario e criminale Tribunale dell’Inquisizione della Chiesa cattolica avrebbe certamente messo all’indice bollandolo come blasfemo e che avrebbe bruciato in piazza insieme a me, dopo avermi però fatto torturare dai monaci carnefici e dopo avermi messo la mordacchia come fecero con Giordano Bruno. Suggerisco agli illuminati signori della Lega Nord e ai cattolici di leggerlo per trarne qualche preziosa riflessione intellettuale e qualche spunto di saggezza di vita democratica e politica. Spero che per i miei scritti di narrativa o di saggistica che ho scritto, oppure che scriverò durante il corso della mia vita, oppure per i miei discorsi nelle conferenze pubbliche, non mi sia stata lanciata e non mi si lancerà mai una sorta di criminale fatwa cattolica dalla Lega Nord e neanche dall’ayatollah Joseph Ratzinger, capo della setta fondamentalista della Chiesa cattolica, come l’ayatollah Khomeyni lanciò la fatwa islamica a Salman Rushdie, poiché sia alla Lega Nord che all’individuo Joseph Ratzinger quello che io penso, quello che io dico, quello che io scrivo sono affari miei e non deve interessare loro, come a me non interessa cosa pensi o non pensi la Lega Nord e tanto meno di quanto pensi, di quanto scriva e di quanto dica Joseph Ratzinger, dei quali non nutro alcuna briciola di stima e con i quali nulla voglio avere a che fare. Poiché è mio diritto avere ed esigere pari dignità sociale, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali sostengo di aver subito probabilmente una ingiustificata discriminazione e persecuzione religiosa-politica e razzista probabilmente di stampo cattolico-fascista in violazione della legge italiana 654 del 1975, la legge “Reale” che recepì la Convenzione Internazionale sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale e religiosa, poi aggiornata dalla legge Mancino.»

Esposto per manifestazione pubblica a Fermo del 5 Febbraio 2011 del partito politico Lega Nord delle Marche contro Ennio Montesi e contro altri cittadini

Vincenzo Macrì

Procuratore Generale di Ancona

Procura della Repubblica

Presso Tribunale di Ancona

Corso Mazzini 95

60121 Ancona

Paolo Orrei

Prefetto di Ancona

Prefettura di Ancona

Piazza Plebiscito 1

60121 Ancona

Giorgio Napolitano

Presidente della Repubblica

Palazzo del Quirinale

00187 Roma

Roberto Maroni

Ministro dell’Interno

Palazzo del Viminale 1

00184 Roma

José Manuel Durão Barroso

President

European Commission

Commissione Europea

Rue de la Loi 175

B-1048 Bruxelles – Belgio

Thorbjørn Jagland

Secretary General

Concil of Europe Human Rights

Consiglio d’Europa dei Diritti dell’Uomo

Avenue de l’Europe

67075 Strasbourg Cedex – Francia

Ban Ki-moon

UN Secretary-General

United Nations – Headquarters

Nazioni Unite

760 United Nations Plaza

New York, NY 10017 – USA


Io sottoscritto Ennio Montesi, cittadino italiano ed europeo, ho appreso da un articolo giornalistico una notizia inquietante e terrorizzante che riguarda la sicurezza fisica della mia persona, la mia incolumità personale e quelle della mia famiglia. Il titolo dell’articolo giornalistico in oggetto è “La Lega Nord Marche vicina a mons. Menichelli, arcivescovo di Ancona. Sabato manifestazione a Fermo” pubblicato in data 31/01/2011 sul website del giornale internet: www.informazione.tv a firma della redazione di Fermo il cui link diretto di pubblicazione è il seguente:

http://www.informazione.tv/index.php?action=index&p=61&art=25994

Da tale articolo giornalistico apprendo con grande sdegno e forte timore che il partito politico della Lega Nord delle Marche organizzerà una manifestazione pubblica per le strade della città di Fermo prevista per Sabato 5 Febbraio 2011 nella quale la Lega Nord delle Marche, presumibilmente insieme ad una folla, manifesteranno in pubblico probabilmente contro la mia persona, contro il mio libero pensiero, contro la mia filosofia atea e contro la mia attività intellettuale di scrittore. Nell’articolo giornalistico si legge: «Nel mirino dei bossiani entra anche lo scrittore jesino Ennio Montesi, che ha chiesto asilo politico alla Svezia perché “discriminato” dallo stato italiano che permette l’esposizione pubblica del crocefisso».

Sempre nell’articolo giornalistico in oggetto viene comunicato che la Lega Nord delle Marche prenderebbe di mira, oltre la mia figura, la mia persona, anche il cittadino italiano Dante Svarca, ex comandante dei vigili urbani di Ancona che avrebbe chiesto a Edoardo Menichelli, vescovo della arcidiocesi di Ancona e di Osimo di “astenersi dal presentare ai fedeli l’eucaristia come il miracolo della transustanziazione” inviando probabilmente alla Procura della Repubblica di Ancona una segnalazione di ipotesi di reato per abuso della credulità popolare. Inoltre, secondo l’articolo giornalistico verrebbe infine preso di mira dalla Lega Nord delle Marche anche il magistrato Luigi Tosti, ex giudice del Tribunale di Camerino il quale si è rifiutato, in pieno rispetto della legge e della Costituzione della Repubblica Italiana, di tenere udienze nelle aule di tribunale in cui era affisso il crocifisso.

L’articolo si conclude annunciando che «La manifestazione leghista fermana sarà la prima di una serie in tutte le Marche. Nell’occasione si procederà anche al tesseramento 2011.» Pertanto sembrerebbe che ci saranno anche altre manifestazioni pubbliche contro di me, contro Dante Svarca e contro Luigi Tosti. Tale situazione di inaudito fondamentalismo politico e di fanatismo religioso, per quanto mi riguarda, è molto inquietante e terrorizzante, e presumo e spero che la Procura della Repubblica di Ancona e la Prefettura di Ancona vigilino con la dovuta attenzione su tale circostanza e sull’evolversi della situazione futura per evitare spiacevoli conseguenze. Chiedo alla Procura della Repubblica di Ancona e alla Prefettura di Ancona che in qualche modo provvedano a tutelare e a salvaguardare la sicurezza sia mia che quella della mia famiglia poiché ci sentiamo minacciati e in pericolo.

Sottolineo che le manifestazioni pubbliche sono, naturalmente, uno dei fondamentali diritti democratici a beneficio della democrazia e della libertà di un popolo.

Tuttavia qualora un partito politico organizzasse una manifestazione pubblica “ateofoba”, cioè contro gli atei, fomentando e aizzando le folle contro il libero pensiero di un singolo cittadino poiché ritenuto pensiero da combattere e da estirpare, cittadino che non è una figura pubblica, né un personaggio politico, presumo sia un atto di notevole e di gravissima intolleranza, un atto molto inquietante ed infinitamente esecrabile di presumibile discriminazione razziale e di presunta violenza politica di matrice fondamentalista cattolica-fascista.

Ritengo possa essere questo un atto di probabile intimidazione personale e di presumibile istigazione all’odio razziale contro la mia persona, contro il mio pensiero di filosofia atea, contro i miei scritti, contro i miei libri e contro la mia attività intellettuale. Ritengo possa essere questo un atto che probabilmente vada a ledere i principali diritti inviolabili personali di democrazia e di libertà della persona, diritti che debbono essere garantiti, tutelati e difesi dalle Istituzioni della Repubblica Italiana, sia per me che per tutti.

Sottolineo che non esiste alcuna legge dello Stato Italiano che induca un partito politico ad obbligare una persona imponendogli di credere all’esistenza del pittoresco personaggio di fantasia denominato “Dio” oppure imponendogli di credere al personaggio di fantasia denominato “Gesù detto il Cristo”, oppure al personaggio di fantasia denominato “Pinocchio” oppure al personaggio di fantasia denominato “Uomo Ragno” oppure ai personaggi di fantasia “Biancaneve” e i “Sette Nani”. Nessuno può obbligare nessuno a credere o a non credere a personaggi immaginari, e tanto meno nessuno può imporre a nessuno di adorare o di venerare tali personaggi.

Pertanto, neanche il partito politico della Lega Nord delle Marche e neanche la setta fondamentalista ed oscurantista denominata “Chiesa cattolica”, e neanche i suoi accalorati adepti cattolici, possono permettersi di imporre e di obbligare le persone a dovere credere a tutti i costi e forzatamente a leggende fantasiose, come quella del dischetto di frumento che la setta cattolica ha denominato “ostia” dalla quale ostia per un rito magico denominato “eucarestia” e di “parole magiche” pronunciate dagli stregoni cattolici i quali trasformerebbero il frumento in un altro elemento, cioè in sangue, in carne, in ossa e in altre sostanze organiche umane di un presunto cadavere che sarebbe morto due millenni fa. Probabilmente una magia perfino superiore a quella in uso al mago Harry Potter. È comunque facile e banale scoprire se il frumento si sia trasformato nel presunto sangue del presunto personaggio denominato Gesù detto il Cristo, facendo un semplice esame ematologico in un laboratorio di analisi.

Qualora il referto di laboratorio di analisi ematologiche confermasse che il frumento si è trasformato in sangue umano, in carne e in ossa – come asseriscono con inaudita certezza gli stregoni cattolici e i loro adepti e come vorrebbero fare credere al prossimo – si potrebbe poi procedere all’esame del DNA. Inoltre, poiché sembrerebbero esistere almeno tredici presunti prepuzi del pene del presunto Gesù detto il Cristo sparsi e custoditi nelle chiese come reliquie da adorare, si potrebbe procedere all’esame del DNA di uno di questi presunti prepuzi appartenuti al presunto Gesù detto il Cristo e poi confrontare la struttura del DNA dell’ostia con la struttura del DNA del presunto prepuzio così da verificare inconfutabilmente e una volta per tutte se il sangue risulta essere, oppure non essere, della stessa persona. Ammesso sempre che il frumento, a dispetto di tutte le leggi della fisica molecolare, della chimica, della matematica, della composizione della materia e della biologia organica si sia trasformato realmente in sangue umano, in carne e in ossa e n altro materiale organico umano.

E nemmeno si può imporre a nessuno di credere a quei bizzarri giochetti dell’arte di prestidigitazione denominati “miracoli” che inducono a pensare che siano probabilmente in corso, piuttosto che magie e miracoli, concreti reati penali come ad esempio “abuso della credulità popolare”, “circonvenzione di incapace”, illegalità della “professione di ciarlatano”, di “associazione a delinquere ai fini del raggiro e della truffa”, reati non fantasiosi, ma concreti e reali previsti e perseguiti dal Codice Penale italiano e dalle leggi dello Stato Italiano.

Nessuno può imporre a nessuno di credere a superstizioni medievali oppure ad antiche favole di storie criminali. Nessuno può imporre a nessuna persona di credere ad assurde credenze religiose imponendole con arroganza e con violenza sociale oppure organizzando manifestazioni pubbliche di fanatismo cattolico portando in piazza molte persone e agitando la folla contro chi non è disposto a credere a tali favole e a simili superstizioni. È probabile che tali comportamenti discriminatori violino qualche legge dello Stato Italiano, sempre che le leggi abbiano un senso e una funzione democratica e applicabili oltre che per la “superiore razza cattolica” anche per la “inferiore e schifosa razza di noi atei abominevoli”.

In questa Italia che si definisce Stato Laico e democratico non è affatto piacevole, né tranquillizzante “sentirsi nel mirino” di una folla destabilizzata di fanatici fondamentalisti con la mente inebriata di chissà quali misticismi ultraterreni e di una folla fomentata da un partito politico italiano che manifesta in piazza contro le persone singole, contro i liberi cittadini italiani solo perché la pensano diversamente da loro in merito alle favole criminali propagandate dalla setta fondamentalista della Chiesa cattolica e dai suoi gerarchi vaticani.

Sottolineo che una manifestazione “Ad Personam” organizzata da un partito politico è una azione angosciante e spaventosa, è un atto aberrante a maggior ragione essendo la manifestazione intrisa del terribile germe del fondamentalismo cattolico-fascista e di implacabile fanatismo religioso.

Porto l’esempio calzante, di Salman Rushdie, scrittore e saggista britannico, autore di opere di narrativa. Nel 1988 egli scrisse il libro “I versi satanici” (The Satanic Verses), una storia fantastica ma chiaramente allusiva nei confronti della figura di Maometto, e ritenuta blasfema dagli islamici. La pubblicazione del libro provocò nel febbraio 1989 una fatwa dell’ayatollah Ruhollah Khomeyni che decretò la condanna a morte di Salman Rushdie. Un privato cittadino offrì una taglia in denaro per la morte dello scrittore, probabilmente tollerata e permessa dal regime khomeynista. Lo scrittore riuscì a salvarsi rifugiandosi nel Regno Unito e vivendo sotto protezione. Il traduttore giapponese del romanzo, Hitoshi Igari, fu però ucciso da emissari del regime iraniano, mentre il traduttore italiano, Ettore Capriolo, fu ferito come l’editore norvegese del libro. La fatwa è stata reiterata ancora il 17 febbraio 2008, in quanto “la condanna a morte dell’Imam Khomeini contro Salman Rushdie ha un significato storico per l’islam e non è semplicemente una condanna a morte”.

Il mio ultimo libro si intitola “Racconti per non impazzire” ed è pubblicato da Mursia Editore. Annuncio che a breve sarà in libreria “Come fare a meno di Dio e vivere liberi. Saggi e interviste sulla libertà di pensiero” Coniglio Editore, nel quale libro sono pubblicate le mie risposte ad una lunga intervista fattami dall’autore, sul fatto di essere orgogliosamente ateo, sull’ateismo e sull’ateologia. Sul fatto che atei si nasce e che indottrinati di religione si diventa. Un libro questo che il sanguinario e criminale Tribunale dell’Inquisizione della Chiesa cattolica avrebbe certamente messo all’indice bollandolo come blasfemo e che avrebbe bruciato in piazza insieme a me, dopo avermi però fatto torturare dai monaci carnefici e dopo avermi messo la mordacchia come fecero con Giordano Bruno. Suggerisco agli illuminati signori della Lega Nord e ai cattolici di leggerlo per trarne qualche preziosa riflessione intellettuale e qualche spunto di saggezza di vita democratica e politica.

Spero che per i miei scritti di narrativa o di saggistica che ho scritto, oppure che scriverò durante il corso della mia vita, oppure per i miei discorsi nelle conferenze pubbliche, non mi sia stata lanciata e non mi si lancerà mai una sorta di criminale fatwa cattolica dalla Lega Nord e neanche dall’ayatollah Joseph Ratzinger, capo della setta fondamentalista della Chiesa cattolica, come l’ayatollah Khomeyni lanciò la fatwa islamica a Rushdie, poiché sia alla Lega Nord che all’individuo Joseph Ratzinger quello che io penso, quello che io dico, quello che io scrivo sono affari miei e non deve interessare loro, come a me non interessa cosa pensi o non pensi la Lega Nord e tanto meno di quanto pensi, di quanto scriva e di quanto dica Joseph Ratzinger, dei quali non nutro alcuna briciola di stima e con i quali nulla voglio avere a che fare.

Ritengo essere gravissimo l’intento del partito politico della Lega Nord delle Marche che organizzerà una manifestazione politica pubblica fondamentalista di fanatici cattolici dichiaratamente contro singoli e onesti cittadini solo perché di pensiero ateo, nella fattispecie contro la mia persona per avere io probabilmente espresso democraticamente e pacificamente il mio libero pensiero sull’ateismo e di uomo libero. Probabilmente alle brillanti e lungimiranti menti pensanti della Lega Nord nessuno ha ancora detto loro che la caccia alle streghe e agli eretici è finita da un bel pezzo e che ora viviamo nel terzo millennio e non più nel medioevo.

È mio inviolabile diritto di uomo, di cittadino, di pensatore, di intellettuale e di scrittore esprimere liberamente il mio pensiero non essendo l’Italia uno Stato dittatoriale a regime fascista, né a regime dittatoriale nazista, ma bensì è uno Stato laico e democratico, come recita l’articolo 19 della Costituzione della Repubblica Italiana: «Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto, purché non si tratti di riti contrari al buon costume.» e poi ancora l’articolo 3: «Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese». E anche come fa esplicito riferimento l’articolo 9 della Carta Internazionale per la Salvaguardia dei Diritti dell’Uomo, recepita dall’Italia nel 1955.

Non deve ripetersi la miserabile Storia, come quella della organizzazione statunitense Ku Klux Klan di stampo cristiano terroristico, a contenuti razzisti che propugnano la superiorità della razza bianca soprattutto se cristiana perpetrando, probabilmente, la caccia e il razzismo spietato contro gli afro-americani.

Non deve ripetersi la miserabile Storia, come quella della organizzazione della spietata setta fondamentalista della Chiesa cattolica, organizzazione parallela facente capo allo Stato dittatoriale e fondamentalista del Vaticano. Chiesa cattolica, cioè di quella setta “malefica e perniciosa”, per usare le stesse parole di Svetonio, Tacito e Plinio il Giovane, eterna corruttrice e associazione oscurantista e sanguinaria portatrice di orrori e di morte. Chiesa cattolica che, nell’arco dei secoli, ha compiuto crociate disumane, sterminando popoli, mettendo in atto genocidi efferati e crimini atroci contro l’Umanità in nome dei suoi Dei, del feticcio chiodato e di assurde superstizioni medievali. Milioni di uomini, donne e bambini sbudellati, sgozzati, bruciati, torturati, annegati, strangolati, impalati, squartati, spellati vivi, fatti a pezzi, facendo carne di porco di intere popolazioni.

Nemmeno deve assolutamente ripetersi la sciagurata e criminale Storia, come quando nella Germania nazista di Adolf Hitler nella quale gli ebrei vennero bruciati nei forni crematori e vennero uccisi a milioni nei campi di concentramento nazisti insieme a oppositori politici, omosessuali, comunisti, socialisti, anarchici, zingari, malati di mente, portatori di handicap, pentecostali, testimoni di Geova, sovietici, polacchi, etnie indesiderabili, popolazioni inaccettabili, “untermenschen”, “sub-umani”, come li definirono i criminali nazisti hitleriani, “ausmerzen”, “sopprimiamo i deboli”, ripetevano gli instancabili carnefici assassini nazisti, mentre molti cittadini tedeschi erano, forse, all’oscuro delle atrocità che stavano accadendo attorno a loro, come all’oscuro erano, forse, anche le nazioni europee, americane ed asiatiche.

Poiché è mio diritto avere ed esigere pari dignità sociale, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali sostengo di aver subito probabilmente una ingiustificata discriminazione e persecuzione religiosa-politica e razzista probabilmente di stampo cattolico-fascista in violazione della legge italiana 654 del 1975, la legge “Reale” che recepì la Convenzione Internazionale sull’eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale e religiosa, poi aggiornata dalla legge Mancino.

Poiché vivo in un Paese che si dichiara Laico, poiché ritengo di aver subito una ingiustificata discriminazione religiosa e sociale, poiché ritengo che gli atti posti in essere e sopra descritti integrino estremi di reato, poiché ritengo che vi sia stata la violazione dell’art. 3 della L.654/1975, chiedo alle alte Cariche e Autorità in indirizzo di adottare tutti i provvedimenti ritenuti opportuni a tutela e a difesa dei miei diritti e nel contempo chiedo che siano puniti gli eventuali responsabili della discriminazione religiosa, e/o politica, e/o sociale posta in essere contro di me.

Allego copia dell’articolo giornalistico “La Lega Nord Marche vicina a mons. Menichelli, arcivescovo di Ancona. Sabato manifestazione a Fermo”.

Chiedo di essere informato in caso di archiviazione.

Con alta considerazione.

2 Febbraio 2011

Ennio Montesi

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