La
storia più completa e sconvolgente degli intrecci tra fede, denaro e potere
IL
LIBRO
Che
il mondo laico cerchi il profitto a ogni costo potrà non piacerci. Ma che
finanzieri osservanti, pii banchieri, uomini di Chiesa, esponenti politici che
fanno pubblica professione di fede pratichino comportamenti economici che di caritatevole
non hanno nulla, suscita forte repulsione in un’epoca in cui molte famiglie e
individui non arrivano alla fine del mese. Sulla base di una rigorosa documentazione,
Finanza cattolica racconta le vicende – clamorose e spesso inedite – di banche
grandi e piccole, società, personaggi molto in luce o molto in ombra: tutti riconducibili
al potere dei cattolici, cardine del nostro Paese.
Dai
casi scabrosi di molte casse rurali alle tante gestioni deviate di opere assistenziali,
fondazioni e istituzioni religiose; dalla bancarotta Sindona alle vicende del
Banco Ambrosiano, dallo IOR fino agli ultimi sviluppi della Popolare di Lodi;
dai successi del grande patron della finanza cattolica Giovanni Bazoli ai
disastri del governatore Antonio Fazio; dai depositi vaticani offshore, creati
da Pacelli, Montini, Wojtyla e Ratzinger fino alla nascita di Berlusconi, vero
miracolo delle banche cattoliche; dalle «guerre di religione» con la finanza
laica al cinismo con cui sono state finanziate imprese decotte o venduti titoli
spazzatura: un panorama completo, di grande leggibilità, che per la prima volta
mostra un fatto di enorme gravità: ampi settori della finanza e
dell’imprenditoria cattolica agiscono tradendo l’etica, in nome di una fede
ogni giorno vilipesa.
UN BRANO
"I
cattolici nella finanza ci sono, eccome. E non esistono istituzioni bancarie o
finanziarie che, benché ostentino aggettivi o titoli riconducibii
all’osservanza cattolica (ad esempio IOR=Istituto per le Opere di Religione),
adottino comportamenti molto diversi da quelli diffusi in tutte ie istituzioni
affaristiche, a partire dall’odiatissima Goldman Sachs. Né sono molte le banche
della cosiddetta «finanza cattolica» in cui eccezionalmente le decisioni
abbiano un sapore che non sia quello del profitto e della competizione spinta
agli estremi della massimizzazione del danno altrui. Si fatica a identificare
una finanza cattolica dove si abbia la percezione di un’aria diversa, di
logiche differenti... Insomma, i banchieri, i finanzieri, che vendono
obbligazioni di aziende decotte, derivati alle vecchiette e fanno profitti sulle
disgrazie altrui, non è che non siano cattolici, ma, come disse il cardinale
protettore di CL, Angelo Scola, sono cattolici «solo fuori dall’orario
d’ufficio»."
Ferruccio Pinotti
Nato a Padova nel 1959, Ferruccio
Pinotti lavora al Corriere della Sera. È autore di numerosi libri di inchiesta,
fra cui: Poteriforti (BUR, 2005), Opus Dei segreta (BUR, 2006), Fratelli
d’Italia (Rizzoli, 2007), Olocausto bianco (Rizzoli, 2007), La società del
sapere (Rizzoli, 2008), Colletti Sporchi (con Luca Tescaroli, BUR, 2008),
L’unto del signore (con Udo Gumpel, BUR, 2009), La lobby di Dio. Fede, affari e
politica. La prima inchiesta su Comunione e liberazione e la Compagnia delle
opere (Chiarelettere, 2010), Wojtyla segreto. La prima controinchiesta su
Giovanni Paolo II (Chiarelettere, 2011). Ha vinto il Premio Unione Stampa
Cattolica (1998) e la targa Unione Nazionale Cronisti (1999).
Scheda
del libro
Tirolo:
FINANZA CATTOLICA - La storia più completa e sconvolgente degli intrecci tra
fede, denaro e potere
Autore:
Ferruccio Pinotti
Genere:
Saggistica
Collana:
Inchieste
Pagine:
288
Prezzo:
14.00 Euro
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Etichette: ferruccio pinotti, FINANZA CATTOLICA, ponte alle grazie
# posted by iodio @ 18:53